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La sicurezza alimentare e gli imballaggi.
Sicurezza alimentare e imballaggi, quale legame?
La progettazione, la produzione e l’uso dell’imballaggio alimentare dipendono strettamente dalle caratteristiche specifiche dei prodotti che deve contenere. Questo non è solo vero rispetto alla parte tecnica legata alla produzione ma anche, e soprattutto, relativamente alla necessità di garantire che l’alimento non venga contaminato.
La sicurezza dei prodotti alimentari, in un senso più ampio, costituisce una parte fondante delle politiche dell’Unione Europea. Come si legge sul sito ufficiale europa.eu, le aree di attività dell’UE sono molteplici e, in ognuna di queste, appositi organi operano per offrire adeguata documentazione e contribuire allo sviluppo legislativo.
La sicurezza alimentare, inoltre, coinvolge numerosi campi di applicazione ed è considerata come ambito rilevante all’interno del mercato europeo, anche perché legata al più grande settore economico in termini di produzione e occupazione.
Ma cosa si intende esattamente per Sicurezza Alimentare?
Leggendo la brochure creata e distribuita dalla Direzione Generale della Comunicazione della Commissione Europea sull’argomento, è evidente che:
“Proteggere la salute delle persone, degli animali e delle piante in ogni singola fase del processo di produzione alimentare è una priorità essenziale per la salute pubblica e l’economia.”
Continuando nella lettura, emerge anche che:
“La politica europea di sicurezza alimentare punta a garantire che i cittadini dispongano di alimenti sicuri e nutrienti ottenuti da piante e animali sani e che l’industria alimentare […] possa operare nelle migliori condizioni possibili.”
In questo contesto, quindi:
“La politica dell’Unione europea (UE) salvaguarda la salute lungo tutta la catena «agroalimentare» – vale a dire ogni fase del processo di produzione, dall’agricoltore al consumatore – evitando la contaminazione degli alimenti e promuovendo l’igiene alimentare, l’informazione sui prodotti, la salute delle piante e la salute e il benessere degli animali.”
Da queste premesse, è evidente come l’attenzione che l’Unione Europea ha per queste tematiche è molto specifica e ha come obiettivo finale quello di garantire che i consumatori finali possano contare su delle certezze relativamente alla non-contaminazione dei prodotti che acquistano.
In questo contesto più ampio, l’Unione Europea ha quindi predisposto delle risorse e delle modalità per implementare e applicare tale politica anche al settore dell’imballaggio alimentare, con l’obiettivo di evitare la contaminazione degli alimenti confezionati. L’imballaggio, così come anche ad esempio i macchinari usati per produrlo, sono considerati Materiali a Contatto con gli Alimenti.
I materiali a contatto con gli alimenti e l’imballaggio.
Oltre alla sezione dedicata ai “Materiali a Contatto con gli Alimenti” sul sito della Commissione Europea, un altro riferimento informativo, in questo ambito, è la sezione dedicata sul sito dell’EFSA (European Food Safety Authority – Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Su quest’ultima, la pagina introduttiva chiarisce che:
“Per materiali a contatto con gli alimenti s’intendono tutti i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, come imballaggi e contenitori, attrezzi da cucina, posate e stoviglie. I materiali possono essere fatti di sostanze varie, ad esempio plastica, gomma, carta e metallo.
Tra i materiali a contatto con gli alimenti si annoverano anche quelli utilizzati nelle attrezzature per le lavorazioni alimentari come macchine da caffè o macchinari da produzione, ma anche i contenitori da trasporto. La legislazione europea che disciplina i materiali a contatto con gli alimenti riguarda anche quelli a contatto con l’acqua per il consumo umano (le bottiglie ad esempio), ma non gli impianti fissi di approvvigionamento idrico, né pubblici né privati.”
Ed inoltre afferma che:
“Il motivo per cui la sicurezza dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti deve essere valutata è che dai materiali possono migrare sostanze chimiche nei cibi. I materiali dovrebbero essere fabbricati nel rispetto dei regolamenti dell’Unione europea, che impongono buone pratiche di fabbricazione affinché qualsiasi potenziale trasferimento agli alimenti non implichi pericoli per la salute umana, modifiche inaccettabili della composizione del prodotto alimentare o un deterioramento delle sue qualità organolettiche.”
Risulta quindi chiaro che ogni fase del processo di produzione e trasformazione, così come ogni elemento costitutivo, dell’imballaggio alimentare deve essere valutata in funzione del rischio di contaminazione.
Questa modalità di procedere per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari confezionati, non viene solo auspicata ma anche supportata da una legislazione strigente, la quale stabilisce regole precise e buone pratiche di fabbricazione del food packaging.
Un recente Decreto Legislativo ha anche associato al mancato rispetto della normativa europea delle sanzioni, enfatizzando quindi la necessità di garantire che l’imballaggio alimentare sia sicuro.
Da tutto questo ne deriva che la progettazione e realizzazione di imballaggi alimentari devono seguire un approccio specifico e prendere in considerazione molteplici aspetti.
Per questo motivo, il nostro Amministratore Unico, Silvio Dello Russo ha sviluppato una presentazione di approfondimento su questa tematica.
La presentazione è ora disponibile sotto forma di e-book e può essere scaricata usando il modulo in questa pagina.
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